giovedì 18 aprile 2024 Vai al profilo Facebook dell'Associazione

CONFARTIGIANTO LOMBARDIA HA INCONTRATO IL NUOVO ASSESSORE REGIONALE ALLO SVILUPPO ECONOMICO

Il Presidente regionale Eugenio Massetti e il Segretario regionale Carlo Piccinato di Confartigianato Lombardia hanno incontrato il nuovo Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.

Obiettivo dell’incontro era un confronto sulla situazione attuale delle imprese lombarde e sulle priorità per sostenere il rilancio economico della Regione.

Il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, ha sottolineato come ritenga compito della politica economica, in questa difficile fase “supportare la costruzione di un futuro di resilienza e sostenibilità”. Ha evidenziato come “l’impresa diffusa sul territorio, a valore artigiano, abbia una straordinaria possibilità di futuro, basata sulle sue caratteristiche di flessibilità  eadattamento economici, sociale e ambientale”.

“Le MPI lombarde si confermano capaci di grande resilienza”, ha illustrato il Segretario Piccinato citando alcuni dati dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia. “Nonostante le maggiori difficoltà (il 51,2% delle PMI ha un esercizio a regime ridotto, contro il 42,8% delle medie imprese e il 44,3% delle grandi), i nostri imprenditori prevedono il recupero di un livello accettabile di attività entro la prima metà del 2021 nel 36,8% dei casi ed entro il secondo semestre 2021 nel 63,2% dei casi. Un recupero atteso più rapidamente rispetto alle medie imprese (di cui il 30,3% entro la prima metà 2021) e alle grandi (di cui il 23,9% entro la prima metà 2021)”.

Massetti ha poi ribadito la necessità di “mettere a sistema politiche, azioni, risorse e competenze puntando ancora di più su una trasversalità, dentro e fuori l'Ente Regione, che valorizzi anche il contributo e il ruolo dei corpi intermedi”.

La nuova normalità, secondo Confartigianato Lombardia, dovrà basarsi su quattro driver principali: autonomia differenziata, semplificazione, digitalizzazione – con l’obiettivo di trasformare in strutturale l’accelerazione avvenuta con la pandemia - e attenzione alle peculiarità dei territori.

Massetti ha infine presentato quali sono le priorità per le imprese lombarde, nella consapevolezza che “se da una parte la ripartenza dovrà fondarsi su investimenti in infrastrutture fisiche (anche per la mobilità) e digitali, funzionali ad accelerare la competitività delle MPI e fare della Lombardia un punto di accesso diretto all’economia globale, dall’altra sarà determinante sostenere gli investimenti privati finalizzati a innovare e creare occupazione, attraendo capitale umano qualificato”.

A partire da questo assunto, gli interventi dovrebbero quindi concentrarsi nel sostenere, sempre considerando anche la dimensione d’impresa, principalmente questi ambiti:

•        Digitalizzazione e innovazione, sottolineando l’importanza di sostenere la creazione di un ecosistema dell’innovazione, così da favorire la conversione tecnologica e digitale delle MPI, anche attraverso la valorizzazione del ruolo dei Digital Innovation Hub e la loro sinergia con i Competence Center.

•        Credito, evidenziando l’importanza di promuovere, anche attraverso i Confidi, formule alternative  o aggiuntive di accesso che vadano oltre il sistema bancario, a partire dai Fondi di Investimento Alternativi, e sostenere il rafforzamento finanziario delle MPI.

•        Internazionalizzazione, favorendo un nuovo approccio più strutturato e che includa anche processi di trasformazione digitale..

•        Appalti pubblici, con una semplificazione della regolamentazione nell’affidamento dei lavori, ricordando come il “Piano Fontana” promosso da Regione Lombardia per il post-Covid possa essere occasione di positiva sperimentazione.

•        Avvio e consolidamento d’impresa, per garantire continuità al modello di imprenditorialità lombardo, in uno scenario in cui la demografia imprenditoriale sta subendo perdite allarmanti.

•        Lavoro e competenze, a partire dall’adeguamento del sistema di formazione e istruzione alle esigenze delle imprese, nella convinzione che investire sul capitale umano sia la chiave per recuperare competitività e produttività.

Presidente e Segretario hanno anche sollevato temi cari ai territori, quali la creazione di zone economiche speciali e il tema degli appalti a chilometro zero, giudicati di fondamentale importanza specie nelle aree montane e in quelle ove vi è il rischio della dispersione imprenditoriale.

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