“NEGOZI STORICI”: RICONOSCIMENTO ANCHE ALLE BOTTEGHE ARTIGIANE
Proposta di Legge in Regione per riconoscere l’istanza avanzata da Confartigianato Crema
14/12/2018
Dopo un iter durato più di due anni, finalmente è in dirittura d’arrivo la richiesta avanzata e sostenuta da Confartigianato Imprese Crema, su sollecitazione di diversi associati, di allargare anche alle “botteghe artigiane” il riconoscimento regionale di “negozio storico”.
E’ stata infatti approvata nella seduta della Giunta della Giunta Regionale della Lombardia del 26 novembre scorso una proposta di progetto di legge, a firma del presidente Attilio Fontana di concerto con gli assessori Alessandro Mattinzoli e Lara Magoni, finalizzata ad integrare e modificare l’attuale disciplina mirata a “valorizzare le attività storiche e di tradizione” operanti sul territorio regionale.
Alla luce della nuova normativa, che dovrà ora approdare in commissione prima della definitiva approvazione in Consiglio Regionale, possono concorrere all’ottenimento del prestigioso riconoscimento anche le “botteghe artigiane storiche, intese quali unità locali che svolgono la vendita diretta al dettaglio di beni o servizi, con vetrine poste su strada o situate al piano terra degli edifici”.
Si tratta di una modifica sostanziale che consente a numerose attività artigianali che hanno tagliato il traguardo dei 50 anni di esercizio di poter beneficiare del riconoscimento, superando il vincolo ad oggi esistente di essere in possesso di codice Ateco del Commercio, anche secondario.
“Ci siamo fatti promotori e sostenuto con forza e convinzione questa modifica della normativa regionale – ha sottolineato Pierpaolo Soffientini, presidente della Confartigianato Imprese Crema – per far si che, superando i vincoli dei codici Ateco, anche alle tante attività artigiane che da sempre contribuiscono ad arricchire l’offerta dei servizi, integrandosi perfettamente per caratteristiche strutturali e modalità di erogazione dell’offerta con la rete commerciale presente nei centri urbani, potesse essere riconosciuto il giusto merito per la loro lunga attività imprenditoriale”.
“In modo particolare abbiamo pensato a quelle attività, quali acconciatori, estetiste, calzolai e ciabattini, orologiai, arrotini e altre ancora che sono sempre stati e continuano ad essere, pur avendo subito un ridimensionamento numerico, una presenza importante e qualificata del tessuto non solo economico-produttivo ma anche sociale e aggregativo delle nostre città a paesi”.
“Il nostro plauso naturalmente va alla Giunta regionale e agli assessori di riferimento per la delibera che è stata assunta – ha concluso il presidente Soffientini – e un ringraziamento particolare lo vogliamo rivolgere ai consiglieri regionali Agostino Alloni e Matteo Piloni che, a cavallo tra le due legislature, hanno raccolto la nostra istanza, sostenendola presso i competenti assessorati”.