Autoriparazione: il Ministero dell’Ambiente accoglie le richieste di Confartigianato e aumenta il target di raccolta degli Pfu (pneumatici fuori uso)
6/6/2024
Importanti novità in arrivo per la gestione degli pneumatici fuori uso. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha raccolto le sollecitazioni avanzate da Confartigianato Autoriparazione e ha deciso di incrementare il target di raccolta e gestione degli Pfu per l’anno 2024 di un massimo di 10 punti percentuali. Si passa così dal 95% fino al 105% dell’immesso sul mercato.
Inoltre sarà attivato un gruppo di lavoro “Gestione criticità Pfu” per ottimizzare i ritiri presso i punti di generazione.
Si tratta di un importante passo avanti per affrontare le criticità segnalate dalla Confederazione nell’ambito del tavolo tecnico di confronto con il Ministero. Nell’ultima riunione dello scorso 21 maggio Confartigianato Autoriparazione aveva infatti chiesto una rapida soluzione al problema dell’inefficienza e inadeguatezza del servizio di raccolta, con oltre 450.000 Kg di Pfu inevasi. Sollecitati anche chiarimenti sulle misure contenute nel Decreto istitutivo del Registro Nazionale dei Produttori e degli Importatori di Pneumatici pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 22 maggio 2024.
Il Ministero si è impegnato a dare riscontro alle segnalazioni di Confartigianato con l’emanazione di una circolare esplicativa sulle modalità di funzionamento del Registro che prevede l’iscrizione dei soggetti obbligati per via telematica, attraverso il Portale messo a disposizione dalle Camere di Commercio. Attraverso l’”Area riservata”, le imprese trasmettono le informazioni per l’iscrizione e le comunicazioni periodiche relative ai dati sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti al termine del loro utilizzo. Gli operatori, le amministrazioni e i cittadini possono consultare sul portale le informazioni sulla gestione degli Pfu, le statistiche e gli elenchi di imprese iscritte.
Il Ministero si è anche riservato di completare l’analisi delle criticità con i dati che saranno forniti dalle Associazioni e di sottoporne i risultati finali al Tavolo che dovrebbe essere riconvocato per metà giugno, con l’obiettivo di stabilire la ripartizione e assegnazione ai Consorzi delle quote di Pfu da ritirare, con priorità per le richieste inevase da oltre 3 mesi, seguendo l’ordine cronologico della data di inoltro ai Consorzi.